USA: la presenza “forzata” negli USA per #coronavirus non rileva ai fini fiscali

A proposito di come considerare il periodo di lockdown ai fini fiscali nel mondo, per gli USA i giorni di forzata presenza possono essere esclusi del computo dei giorni ai fini del “physical presence test” o del numero di giorni di presenza oltre il quale non è possibile godere della tax treaty exemption (in genere prevista dell’art. 15 dei trattati contro le doppie imposizioni).

Sostanzialmente, l’IRS ha chiarito che, per chi intendeva lasciare gli Stati Uniti durante il periodo di emergenza COVID-19 (1° febbraio – 1° aprile 2020), ma non è stato in grado di farlo a causa delle restrizioni alla circolazione, può escludere il periodo di emergenza COVID-19 (fino a 60 giorni di calendario di presenza negli Stati Uniti) ai fini del “physical presence test”.

Analogamente, per definire l’applicabilità dell’esenzione prevista dai trattati contro le doppie imposizioni in relazione al reddito da lavoro dipendente negli Stati Uniti (cd. “tax treaty exemption”), tutti i giorni di presenza durante il periodo di Emergenza COVID-19 (1° febbraio – 1° aprile 2020)  in cui l’individuo non è stato in grado di lasciare gli Stati Uniti a causa del blocco dei voli e dei viaggi, non saranno conteggiati.

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