Tax Equalization: teoria o pratica?
Nell’ultimo quinquennio una percentuale significativa di Direzioni Risorse Umane ha posto sul proprio tavolo il tema della gestione expatriates: costruire pacchetti retributivi “e basta”, o costruire pacchetti retributivi monitorando e controllando gli effetti tecnico gestionali, a monte ed a valle del processo di espatrio?
Molti hanno intrapreso la seconda strada, accettando la sfida. Un numero consistente di HR Manager afferma di aver implementato la Tax Equalisation quale politica di neutralità fiscale nella gestione dei propri expats. “No loss no gain, è l’input che mi ha dato il mio direttore HR, abbiamo impiegato un anno, ora l’abbiamo portata a regime….”. E’ vero? E’ certamente vera l’intenzione e l’obiettivo di fare bene, maggiormente critica è la realtà operativa, rispetto all’ipotetico regime.
La Tax Equalisation si fonda sull’assunto secondo cui il dipendente espatriato non deve trarre alcun vantaggio ne subire alcuna perdita a seguito della sua assegnazione all’estero. L’expat sarà chiamato a sostenere un carico fiscale esattamente pari a quello che avrebbe sopportato se fosse rimasto in Italia.
L’obiettivo si raggiunge tramite la pratica di una trattenuta figurativa (hypotax) operata sulla RAL, calibrata sull’imposizione ipoteticamente dovuta nell’home country. Tale ammontare verrà poi utilizzato dalla società per finanziare le imposte estere. Ed ecco quella neutralità fiscale che fa da trampolino allo slogan no loss no gain.
Ma torna la domanda: le Direzioni Risorse Umane italiane hanno realmente iniziato un processo di change management verso questo sistema? La gestione in tax equalisation, per definizione complessa, diventa ulteriormente critica nel momento in cui incontra la normativa domestica italiana in materia di trattamento fiscale dei redditi di lavoro all’estero.
Pirelly Tyre è una delle più importanti aziende italiane che ha realmente implementato questo modello di pianificazione fiscale in area HR: nell’ambito del prossimo Convegno ECA (Milano – 15 ottobre 2014 – Hotel dei Cavalieri), Marcella Suardi – Global Mobility Manager Pirelly Tyre, presenterà il regime raggiunto dall’azienda, evidenziando criticità e vantaggi di un sistema complesso quale quello riconducibile alla Tax Equalisation.
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