Francia: expatrié o detaché, cosa significa per i dipendenti francesi all’estero

È un argomento poco conosciuto in Italia ma di cui ogni tanto, in qualità di consulenti, torniamo a occuparci, anche perché sono molte le aziende italiane che hanno sedi in territorio francese. Tentiamo quindi di fare chiarezza sul significato di due termini che hanno effetti diversi unicamente sul al dipendente, regime previdenziale applicabile ossia, “detaché” (distaccato) ed “expatrié” (espatriato).

Occorre premettere che un dipendente francese può essere distaccato all’estero in senso civilistico (perché mantiene il legame organico con l’azienda francese di origine) ma espatriato dal punto di vista previdenziale e che la differenza tra i due termini non è affatto banale, come potrebbe sembrare.

Il distacco (détachement) è un’assegnazione limitata nel tempo durante la quale il dipendente mantiene la copertura assicurativa francese. I contributi di sicurezza sociale sono quindi interamente versati dal datore di lavoro francese in applicazione dei regolamenti comunitari o dell’Accordo bilaterale di sicurezza sociale concluso tra la Francia e il Paese estero di temporaneo lavoro. Per tutta la durata del distacco il lavoratore rimane iscritto alla previdenza sociale francese.

L’espatrio (expatriation) prevede, invece, una rottura con il sistema di sicurezza sociale francese e la persona espatriata è obbligatoriamente iscritta al regime previdenziale del nuovo paese di lavoro.
In questo caso, per mantenere le coperture assicurative francesi, è possibile contribuire su base volontaria alla CFE (Caisse des Français de l’Etranger) per i vari istituti previsti (malattia, maternità, invalidità, pensionamento). La CFE può essere eventualmente integrata con un’assicurazione complementare.

Lo status di distaccato o di espatriato dipende esclusivamente della posizione assunta dal datore di lavoro, perché è l’azienda a decidere se far beneficiare o meno il dipendente dello status di distaccato. Di fatto la normativa francese non lega la sospensione della contribuzione previdenziale francese alla sospensione del contratto di lavoro o del pagamento della retribuzione: il lavoratore può continuare a essere dipendente dell’azienda francese e pagato dalla stessa, ma essere espatriato (quindi non versare più i contributi su base obbligatoria in Francia) dal punto di vista previdenziale.

Il dipendente francese può essere distaccato dal punto di vista civilistico e poi l’azienda francese decide se consideralo in distacco o in espatrio dal punto di vista meramente previdenziale.

Spesso le aziende optano per l’espatrio con mantenimento delle coperture assicurative su base volontaria tramite CFE in quanto comporta un notevole risparmio rispetto ai contributi che sarebbero dovuti applicando il regime francese ordinario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *