Espatriati in Finlandia, recepita la direttiva UE sul distacco transnazionale
Espatriati in Finlandia: il paese si aggiunge all’elenco di quelli che hanno recepito nel proprio ordinamento la Direttiva UE 67/2014 sul distacco transnazionale.
Con modifiche alla Sezione 7 del Posted Workers act (447/2016) dal 1° settembre 2017 saranno in vigore nuovi obblighi dichiarativi per i datori di lavoro che inviano personale in Finlandia nell’ambito di una prestazione di servizi.
Da questa data, le aziende che inviano lavoratori espatriati in Finlandia saranno soggette a un obbligo di comunicazione (da inviare per posta ordinaria o compilando un apposito e-form) al Finish Occupational Safety and Health Administration (OSH) prima dell’inizio del distacco.
In tutti i casi di prestazione di servizi infragruppo, somministrazione di lavoro, contratti di appalto/sub-appalto, sarà necessario indicare:
– dati della società distaccante e i riferimenti della persona fisica che può rappresentare il datore di lavoro distaccante in merito a qualsiasi questione relativa all’impiego del personale e al distacco;
– dati e contatti del soggetto distaccatario;
– (per il settore costruzioni) dettagli e informazioni di contatto del contractor/sub-contractor;
– Numero dei lavoratori distaccati;
– Riferimenti della persona fisica/giuridica che può rappresentare il datore di lavoro straniero distaccante in Finlandia o informazioni che indicano il motivo per cui non è necessario indicare un rappresentante;
– Data di inizio e durata del distacco;
– Luogo di svolgimento dell’attività lavorativa;
– Riferimenti dell’entità giuridica/filiale dove sarà svolta l’attività.
In caso di modifiche/variazioni rispetto a quanto comunicato inizialmente, sarà necessario presentare una nuova comunicazione, pena una sanzione da 1.000,00 a 10.000 euro.
L’economia della Finlandia, con un valore di 180,29 miliardi di euro è la tredicesima per dimensione dell’Unione Europea e conta per appena l’1,4% del PIL dell’Unione. È tuttavia un’economia molto sviluppata con un PIL pro-capite a parità di potere d’acquisto superiore del 16% alla media europea.
