Distacco transnazionale in Francia: procedura di notifica semplificata e maggiori controlli
Già nel 2018, in Francia, la legge 2018-771 aveva introdotto alcune esenzioni dall’obbligo di notifica per le attività di breve durata, anticipando che le circostanze che ne determinavano l’esenzione sarebbero state successivamente dettagliate. Il 5 giugno scorso, attraverso il decreto 555/2019, il governo francese ha introdotto sostanziali modifiche agli adempimenti previsti in caso di distacco transnzionale di lavoratori in Francia, semplificandone la procedura e intensificando i controlli.
Il Decreto 555/2019 introduce innanzitutto il concetto di assegnazione di breve durata (per periodi inferiori a 90 giorni nell’arco di 12 mesi) per alcune tipologie di distacco, prevedendo l’esenzione dalla procedura di notifica per alcune categorie di lavoratori. Nello specifico:
- artisti (spettacoli dal vivo, produzioni cinematografiche e audiovisuali);
- atleti (inclusi giocatori, arbitri, delegazioni ufficiali);
- apprendisti/tirocinanti inviati presso la società francese per formazione teorica o pratica, a completamento di un accordo tripartito tra l’apprendista, la società e una terza parte o nel caso in cui la presenza del tirocinante non sia legata al completamento di una prestazione di servizi in Francia;
- partecipanti a seminari, convegni, forum scientifici, professori e dottorandi che occasionalmente tengono lezioni per periodi comunque non superiori a 12 mesi.
Il decreto inoltre prevede che, in caso di richiesta da parte delle autorità ispettive, la società abbia a disposizione 15 giorni di tempo per fornire la documentazione inerente il distacco (contratto di distacco, mod. A1, timesheet, buste paga, etc.).
Al fine di semplificare le procedure burocratiche, dal 1° luglio non è più necessario compilare un modulo separato per la nomina di un legale rappresentante in territorio francese poiché tale adempimento è già incluso nella notifica.
Un’ultima ma fondamentale novità introdotta dal decreto è infine l’obbligo di indicare, all’atto della notifica, la retribuzione oraria del lavoratore e non più il salario lordo mensile.
Il decreto 555/2019 contiene al suo interno ulteriori emendamenti volti a intensificare i controlli da parte delle autorità ispettive.