Cina

Articolo a cura di:

Fabiana Antenucci: Immigration Specialist Consultant ECA Italia

Valentina Bilotta: Partner & Head of Immigration Department ECA Italia

Andrea Benvenga Immigration Junior Consultant ECA Italia

Valerio di Magno Back office Immigration Junior Consultant ECA Italia

 

Torniamo a parlare della Cina e dei vari tipi di visto ottenibili per fare ingresso nel Paese. È dovuta una premessa: a seguito della pandemia, la Cina ha introdotto un ulteriore step nella procedura di richiesta di visto, ovvero la richiesta e rilascio di una lettera d’invito (cd. PU LOI) da parte delle autorità per gli Affari Esteri cinesi. Recentemente, alcune autorità migratorie locali hanno eliminato l’obbligo di richiedere e ottenere la PU LOI ai fini della richiesta di un visto sia in qualità di lavoratore che di familiare al seguito, salvo sviluppi che potrebbero portare alla reintroduzione della PU LOI in alcune regioni della Cina o anche nell’intero Paese.

Regolarmente, fra i principali tipi di VISA che troviamo elenchiamo: Work Visa, Talent Visa, Business Visa, Non-commerce Visa. Richiedere il visto Z è la procedura standard prevista per chi si trova al di fuori del territorio cinese in procinto di svolgere un’attività lavorativa in Cina che prevede l’ingresso nel Paese. È necessario provvedere alla richiesta di visto presso il Consolato del Paese di origine e, entro 30 giorni successivi all’ingresso in Cina, ottenere il Work Permit e il Residence Permit. Allo stesso tempo, una società registrata in Cina deve agire in via preventiva come “sponsor” (solitamente è la stessa società presso la quale il lavoratore andrà ad operare) per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni al lavoro e la documentazione essenziale ai fini del rilascio del visto “Z”. Segnaliamo che, per poter essere autorizzata a sponsorizzare un visto, la società cinese dovrà essere regolarmente registrata presso le autorità migratorie locali. Il visto Z è valido 3 mesi, consente 1 solo ingresso e il titolare di visto non può viaggiare al di fuori del territorio cinese prima dell’ottenimento del permesso di soggiorno e del Work Permit. La procedura di richiesta può volere fino a 7 mesi precedenti l’assegnazione e un ulteriore periodo compreso tra 1/2 mesi per il completamento del processo.

Il visto R integra il visto Z ed è rilasciato al personale straniero di elevata qualifica le cui competenze sono richieste in Cina. Per farne richiesta, si deve rientrare all’interno della categoria A, secondo il sistema di classificazione degli espatriati introdotto ad aprile 2017. Le qualifiche del richiedente vengono esaminate entro 5 giorni lavorativi e poi viene emessa la lettera di conferma. Il lavoratore può richiedere il visto R presso il Consolato del proprio Paese d’origine, è valido per 5 o 10 anni e consente al titolare di fare ingresso più volte in Cina e di soggiornare nel territorio cinese per un periodo massimo di 180 giorni per ingresso.

Il visto M può essere utilizzato per lo svolgimento di determinate attività lavorative in Cina per un periodo non superiore a 90 giorni, a condizione che il lavoratore non sia retribuito in Cina. Le attività consentite riguardano l’uso di macchinari specifici, l’istruzione superiore in Cina o il trasferimento intra-company presso una filiale, una controllata o un ufficio di rappresentanza in Cina. I criteri, le procedure e le tempistiche possono variare a seconda dell’ufficio consolare di riferimento. Il soggiorno massimo concesso per ingresso varia dai 30 ai 60 giorni a discrezione del Consolato.

Il visto F non consente di svolgere alcuna attività lavorativa in Cina e viene rilasciato ai cittadini stranieri che si recano in Cina per scopi di natura non commerciale quali, ad esempio, tenere lezioni, effettuare scambi culturali e scientifici, ricerca o viaggi studio.

Tutti quanti i Visa sono accompagnati dai documenti del richiedente, dai documenti dalla società cinese, più in alcuni casi i certificati attestanti il livello di istruzione e il certificato penale del casellario giudiziale.

Infine, sintetizziamo brevemente la classificazione del personale richiedente visti. Dal 1° aprile 2017, l’emissione di permessi di lavoro per gli stranieri che intendono lavorare in Cina è regolata da un sistema di classificazione su tre livelli:

Categoria A: personale di alta fascia (punteggio maggiore o uguale a 85)

Categoria B: professionisti (punteggio compreso tra 60 e 85)

Categoria C: personale temporaneo con qualifiche inferiori (punteggio inferiore a 60)

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