Australia: riaperti i confini con ritardi nell’esame delle richieste di visto

Il 21 febbraio sono stati riaperti i confini dell’Australia – dopo 2 anni di chiusura causa pandemia – e ora il Governo procederà all’analisi delle richieste di visto nuove e arretrare, annunciando quindi conseguenti ritardi e rallentamenti nelle ordinarie procedure.

Al momento non si prevede l’applicazione di criteri quali il “first come, first serve” né di introdurre priority fees per beneficiare di tempi ridotti.

Le richieste di visto temporaneo qualificati della classe “482” (ossia visti per il personale straniero specializzato che intende lavoratore per uno Sponsor locale) saranno elaborate in base alle categorie ritenute prioritarie dalle autorità australiane, nello specifico:

  • occupazioni catalogate nella “Priority Migration Skilled Occupation List (PMSOL)”;
  • richieste presentate nell’ambito di un Global Talent Employer Sponsored Agreement
  • candidature presentate per professioni correlate al settore agricolo;
  • richieste presentate per un’occupazione in un settore ad alta domanda, ma non menzionati tra quelli sopra.
  • richieste presentate da candidati indicati da società sponsor accreditate
  • candidature che rientrano in altre sottoclassi di visti 482, con sponsor già approvati.

Inoltre, i titolari di un visto temporaneo arrivati in Austrialia prime del 21 febbraio 2022 potranno richiedere il “COVID-19 Pandemic Event (Subclass 408)” senza sostenere alcun costo aggiuntivo, per un periodo di 6 o 12 mesi per lavoratore in settori chiave quali agricoltura, trasformazione alimentare, assistenza sanitaria, assistenza agli anziani, assistenza ai disabili, assistenza ai bambini e turismo e ospitalità.

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