Israele: stop agli stranieri fino al 30 maggio 2020. In arrivo protocolli per i Paesi “verdi”
Secondo la stampa israeliana, l’autorità aeroportuale del Paese ha notificato alle compagnie aeree che il divieto di ingresso sul territorio israeliano dei cittadini stranieri è stato esteso al 30 maggio, mentre gli israeliani che rientrano dall’estero devono continuare a osservare un periodo di isolamento di due settimane.
Secondo i rapporti, Israele potrebbe consentire ai visitatori dei cosiddetti “Paesi verdi” di entrare dopo essere stati sottoposti a diversi protocolli del Ministero della Sanità. Al momento non è chiaro quali protocolli verranno messi in atto.
L’elenco dei paesi verdi comprende diverse nazioni con tassi relativamente bassi di infezioni da coronavirus che hanno previsto normative specifiche in merito all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L’economia israeliana è stata messa a dura prova dall’inizio della pandemia; per questo motivo i settori imprenditoriali e i rappresentanti delle compagnie aeree chiedono al governo di fornire ulteriore aiuto alle loro industrie in difficoltà sollecitando un minor numero di restrizioni sui viaggi internazionali.
Le compagnie aeree straniere hanno annunciato che la ripresa dei voli per l’aeroporto Ben-Gurion di Tel Aviv inizierà il prossimo mese: i voli Wizz Air, British Airways, Delta e Air Canada possono ora essere prenotati online ma non è ancora chiaro come sarà consentito l’ingresso di cittadini stranieri e quali protocolli medici saranno in vigore dal prossimo mese. Anche Alitalia sta attualmente valutando di ripristinare i voli Tel Aviv – Roma a giugno.
Mentre molte compagnie aeree vorrebbero ripristinare i collegamenti con il Paese, è chiaro che il problema principale rimane attualmente il divieto all’ingresso per i cittadini stranieri oltre ai severi controlli e protocolli che chiunque metta piede sul territorio israeliano sarà tenuto a osservare dal momento in cui il divieto d’ingresso verrà eliminato. Per questo motivo, i tre vettori israeliani – El Al Israel Airlines, Arkia e Israir non hanno annunciato piani per riattivare i voli di linea per il momento.
La crisi derivata dal coronavirus ha lasciato a terra la maggior parte della flotta di El Al. I giornali riportano che il 14 maggio il CEO di El Al, Gonen Usishkin, ha chiesto al Primo Ministro Benjamin Netanyahu di intervenire con urgenza al fine di salvare la compagnia aerea nazionale israeliana dalla liquidazione.