Ingresso negli USA con ESTA: aumentano controlli e verifiche
Business o attività lavorativa? È essenziale per le aziende pianificare anche le trasferte brevi di proprio personale negli USA: le autorità locali possono revocare l’autorizzazione ESTA se l’ingresso non avviene per motivi esclusivamente turistici.
Il Visa Waiver Program è un programma, rivolto ai cittadini degli Stati aderenti (inclusa l’Italia), che prevede la possibilità di viaggiare negli Stati Uniti senza visto per motivi turistici e per un periodo massimo di 90 giorni. È tuttavia obbligatorio ottenere un’autorizzazione preventiva denominata “ESTA” (Electronic System for Travel Authorization): tale possibilità di ingresso può essere utilizzata solo per periodi brevi ed è un’autorizzazione valida prettamente per motivi turistici.
L’autorizzazione ESTA non è un visto, in quanto non soddisfa i requisiti legali facenti le veci di un regolare visto per gli USA. I viaggiatori in possesso di un regolare visto per gli Stati Uniti non sono tenuti a richiedere l’ESTA e sono comunque autorizzati a recarsi negli USA solo per gli scopi per i quali il visto stesso è stato emesso. È bene comunque precisare che il regolare visto e il permesso ESTA non garantiscono comunque l’ingresso negli Stati Uniti.
A fine dicembre 2018 è stato istituito ed è attualmente operativo il centro Governativo statunitense NVC (National Vetting Center): tale struttura è incaricata di operare nuove e più approfondite verifiche sugli ingressi nel Paese. Le Autorità americane hanno informato che i controlli si estendono anche alle autorizzazioni ESTA già concesse la cui durata è, generalmente, biennale.
Suggeriamo di verificare prima di effettuare qualsiasi viaggio, anche solo in transito, verso gli USA, la validità del proprio ESTA attraverso l’apposito sito messo a disposizione dalle autorità americane https://esta.cbp.dhs.gov/esta/application.html?execution=e1s1 .
Evidenziamo che in assenza di un ESTA valido la compagnia area non consentirà l’imbarco per gli Stati Uniti.