Distacco transnazionale: l’Italia recepisce la Direttiva UE 957/2018

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 122/2020 in vigore dal 30 settembre

Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri dello scorso 10 settembre, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo n. 122 del 2020 di attuazione della Direttiva (UE) 2018/957 sul distacco transnazionale. L’Italia si aggiunge quindi agli Stati membri (quali ad esempio Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi) che hanno adeguato il proprio ordinamento alle nuove disposizioni in materia di distacco di lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi.

L’obiettivo del nuovo intervento normativo è rafforzare la parità di trattamento tra lavoratori “locali” e lavoratori distaccati, attraverso l’introduzione del principio di riconoscimento della “retribuzione” (in luogo del precedente riferimento alle “tariffe minime salariali”) in base al quale ai lavoratori distaccati vanno garantite le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti locali. Viene pertanto ampliato l’elenco delle condizioni di lavoro e occupazione per cui si prevede l’applicazione – se più favorevoli – della legge dello Stato membro ospitante (Italia), anche mediante l’inclusione della disciplina in tema di alloggio, indennità o rimborso spese in caso di trasferte o viaggi, in aggiunta ai periodi massimi di lavoro e i periodi minimi di riposo; la durata minima dei congedi annuali retribuiti; la parità di trattamento fra uomo e donna e in generale in materia di non discriminazione.

Le novità riguardano anche le agenzie di somministrazione stabilite in uno Stato membro diverso dall’Italia, mentre le nuove disposizioni non si applicano alle prestazioni transnazionali di servizi nel settore del trasporto su strada.

Il testo completo del Decreto Legislativo è consultabile qui

Per approfondimenti scrivere a postedworkersEU@ecaitalia.com

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