Decreto Crescita convertito in Legge: dal 2020 nuovo “rientro dei cervelli” con detassazione fino al 90%
Passato anche l’esame del Senato, in G.U. n. 151 del 29 giugno 2019, S.O. n. 26, è pubblicata la Legge 28 giugno 2019, n. 58: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
L’art. 5 “Rientro dei cervelli” introduce una serie di novità importanti a partire dal 2020:
- la detassazione sui redditi di lavoro dipendente passa dal 50% al 70% per i primi 5 anni;
- restano invariate le condizioni di accesso al regime previste dal comma 2 dell’art. 16 Dlgs. 147/2015 (“Decreto internazionalizzazione”);
- le condizioni di accesso di cui al comma 1 (dello stesso articolo) nel nuovo art. 5 prevedono:
- la non residenza fiscale in Italia nei 2 periodi d’imposta precedenti quello in cui avviene di trasferimento della residenza fiscale nel nostro Paese;
- il mantenimento della residenza fiscale in Italia per almeno 2 anni;
- lo svolgimento di attività lavorativa prevalentemente in Italia (ad esempio, più di 183 giorni nell’anno fiscale di riferimento)
- i soggetti con almeno 1 figlio a carico o minore o che acquistano un immobile in Italia dopo il trasferimento (o nei 12 mesi precedenti), potranno beneficiare dell’agevolazione per un totale di 10 anni con una detassazione del 50% per i 5 anni successivi;
- i soggetti con almeno 3 figli a carico o minori potranno beneficiare dell’agevolazione per un totale di 10 anni, con esenzione al 90% per i 5 anni successivi;
- i soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in una Regione tra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia potranno beneficiare dell’agevolazione per un totale di 10 anni con detassazione pari al 90% sin dal primo anno.
