CROAZIA: riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dal 2024

Il governo croato ha avviato una consultazione pubblica sulla proposta di riduzione della tassazione per i redditi più bassi

Il governo croato ha recentemente annunciato alcune proposte di modifica della tassazione delle persone fisiche, che si tradurranno, se approvate in maniera definitiva, un incremento del reddito netto per le fasce di reddito più basse.
Le principali modifiche che saranno oggetto della consultazione pubblica sono:

  • aumento della soglia di reddito cui si applica l’aliquota fiscale ridotta (20%) da 47.780,28€ a 50.400€;
  • aumento della soglia di non imponibilità dell’assegno personale mensile (per familiari carico/con disabilità) da 530,90€ a 560€;
  • (come compensazione per l’abolizione dell’imposta comunale) aumento dell’imposta che le amministrazioni locali avranno il diritto di applicare sulle case di villeggiatura fino a 5€ al metro quadro, anziché 1,99€ al metro quadro;
  • equiparazione del trattamento fiscale dei piani di azioni e di stock option, in modo che entrambi si qualifichino come reddito da capitale;
  • modifica del trattamento fiscale delle mance, in modo che, al di sopra di una certa soglia (che verrà successivamente stabilita dal Ministero delle Finanze), tali ricevute siano tassate come altri redditi al 20%;
  • allineamento della data di scadenza del pagamento dell’imposta annuale alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Di seguito le modifiche proposte invece sul fronte previdenziale (contributi sociali obbligatori): il governo diminuirà la base di calcolo dei contributi pensionistici sul reddito da lavoro per le retribuzioni mensili compresi tra 700 e 1.300€, per i quali la base imponibile scenderà a 300€. Tuttavia, tale riduzione non inciderà (negativamente) sul beneficio pensionistico futuro, in quanto il delta sarà finanziato dal bilancio statale.
Inoltre, il reddito ricevuto dalle mance non sarà soggetto al pagamento dei contributi previdenziali obbligatori.

Le bozze di modifica di cui sopra sono attualmente disponibili per i commenti del pubblico fino al 16 giugno 2023. Successivamente, entreranno nell’iter legislativo parlamentare per fare in modo che la maggior parte degli emendamenti entri in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.

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