Brasile: la nuova legge sul telelavoro
Il governo federale ha rivisto l’articolo 75-B e F del Testo Unico del Lavoro il 28 marzo 2022. (CLT). La misura provvisoria n. 1.108/ 28 marzo ha equiparato il telelavoro, il telelavoro a domicilio e il telelavoro a distanza. Tutti i servizi svolti al di fuori delle strutture del datore di lavoro con l’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che non classificano un lavoratore come esterno, sono ora considerati telelavoro, il che include non solo i dipendenti, ma anche gli stagisti e gli apprendisti. Inoltre, la presenza nei locali del datore di lavoro per svolgere attività specifiche che richiedono la presenza non invalida il telelavoro.
Le nuove regole principali sono le seguenti:
Controllo delle presenze
Solo i telelavoratori retribuiti in base alla produzione o al completamento di specifici compiti/incarichi sono esenti dal controllo delle presenze e dalla retribuzione degli straordinari. Tutti i telelavoratori non esenti devono essere monitorati ai fini della retribuzione degli straordinari. I datori di lavoro devono dare priorità al telelavoro per i dipendenti disabili e con figli piccoli.
Modifica del contratto
Data la somiglianza tra home office, lavoro a distanza e telelavoro, le norme, i diritti e i compiti devono essere specificati in un accordo individuale o in una policy aziendale con l’approvazione dei dipendenti.
Struttura del sindacato
Le stesse regole locali e gli stessi accordi di contrattazione collettiva che si applicano ai dipendenti in sede si applicano anche ai telelavoratori. Quando la sede della prestazione è irrilevante perché il dipendente può lavorare da qualsiasi luogo, la rappresentanza sindacale segue la sede del datore di lavoro (ad esempio, la sede centrale).
Telelavoro all’estero
Le leggi brasiliane si applicano ai contratti di lavoro dei dipendenti assunti in Brasile che preferiscono lavorare a distanza fuori dal Brasile. In questo modo si riduce il rischio che il lavoro a distanza internazionale venga classificato come trasferimento temporaneo internazionale e soggetto a una doppia legislazione, quella del Paese ospitante e quella del Paese d’origine.
Spese
A meno che le parti non concordino diversamente, se un dipendente decide di lavorare a distanza al di fuori della sede concordata, il datore di lavoro non è responsabile del pagamento delle spese connesse.
L’ordinanza presidenziale è valida a partire dalla sua pubblicazione, ma deve essere approvata dal Congresso per essere trasformata in legge, prima della scadenza. Tuttavia, i contratti firmati durante il periodo di vigenza di queste nuove misure transitorie rimarranno validi.